Settimana intensa per il Barilla Blu Team volato lo scorso 19 giugno a Londra per provare il percorso olimpico di Brands Hatch che dal 5 all'8 settembre ospiterà le prove a cronometro, in linea e la staffetta mista dei Giochi Paralimpici.
Lunedì 25 Alessandro Zanardi, Fabrizio Macchi e Vittorio Podestà hanno invece trascorso una giornata con i ragazzi di Giocampus a Parma, mentre martedì 26 giugno, Zanardi e Podestà si sono sottoposti ai test in Galleria del Vento al Politecnico di Milano.
“Il viaggio a Londra – racconta Zanardi – è valso la pena perché sia io che i miei compagni ci siamo davvero resi conto di quello che sarà il percorso e che cosa dobbiamo affrontare. Il circuito merita uno studio particolare, è molto affascinate, estremamente tecnico e non ti annoia mai perché la parte in piano è davvero limitata e per il resto sono tutte salite e discese, ma di sicuro adatto alle mie caratteristiche e a quelle dei mie compagni Fabrizio e Vittorio. E’ persino più bello rispetto a quello del Mondiale di Roskilde. Pensavo, ricordandomelo da pilota, che le curve fossero più tecniche e invece, a parte una, sono tutte affrontabilissime, sia nella parte del circuito automobilistico sia quando si esce. Su questa pista ho fatto la mia prima gara nel lontano 1991, quando correvo in Formula 3000. Poi ci sono ritornato con la Granturismo nel 2007, 2008 e 2009. Nella prima e nell’ultima gara arrivai secondo con due pole position. Chissà ai Giochi...”
“Brands Hatch – spiega Macchi – è un circuito impegnativo, fatto per atleti molto potenti e tecnici. Ci sono discese veloci da più di 70 km/h e subito salite da fare. Insomma un circuito molto adatto alle mie caratteristiche ed a quelle di Alex e Vittorio. Qui molti dei miei compagni di nazionale possono fare bene, quindi è lecito sognare in grande.
“Vedere il circuito a due mesi dalla gara – aggiunge Podestà – sicuramente mi aiuta a togliermi un po' di dubbi e soprattutto a finalizzare la preparazione. Sono contento perché sulla carta mi sembrava molto più impegnativo e invece mi piace molto. Riconosco che è un percorso tosto e completo, dove bisogna essere abili con la bici e bravi in salita e discesa. Nella prova a cronometro sarà importante spingere forte nei punti più impegnativi e cercare di mantenere sempre una buona velocità nelle discese per affrontare le salite ripide. La gara in linea sarà abbastanza lunga e c'è il rischio di 'saltare' se non si dosano bene le energie e, secondo me, si deciderà sull'ultima salita. L'unico problema, soprattutto per gli atleti della mia categoria, è che nelle parti interne al circuito motoristico la strada ha una pendenza laterale notevole che ci impedisce di pedalare in modo simmetrico con le braccia e quindi in maniera poco redditizia: un fattore che influirà molto sulla difficoltà del percorso e sul nostro affaticamento nelle fasi finali di gara".
Lunedì 25 giugno a Parma i tre campioni hanno condiviso il sogno delle Paralimpiadi 2012 con i ragazzi di Giocampus. E’ stata un’accoglienza da stadio quella rivolta agli atleti del Barilla Blu Team che hanno spiegato cosa significa inseguire i propri sogni, lavorare per raggiungerli ed hanno esortato i piccoli campioni di Giocampus a non rinunciare mai ai propri obiettivi. Fabrizio ha spiegato cosa si prova a vivere nel Villaggio Olimpico: «il villaggio è come Giocampus, un posto dove si può vivere una favola. Si mangia tutti insieme, si condividono storie, esperienze e passioni e il giorno dopo ci si ritrova a gareggiare. È un posto unico». Vittorio ha aggiunto: «Ci sono atleti di tutte le nazioni, tutto il mondo è in un villaggio. Il bello del villaggio paralimpico è che nessuno fa caso alle disabilità, anzi, alle diverse abilità degli altri. C’è la voglia di stare insieme e di gareggiare». Alessandro ha poi parlato di Londra 2012 che si avvicina sempre più: « Le Paralimpiadi assomigliano sempre meno ad un sogno e sempre più ad un obiettivo». In pista poi i bambini hanno potuto provare le handbike insieme ai campioni del Blu Team. Molto più che un semplice campo estivo, dal 2002 Giocampus è diventato la proposta di riferimento per i ragazzi della città di Parma, sviluppandosi progressivamente in un progetto educativo più ampio che prevede anche la fase Scuola e Neve. Una corretta educazione al benessere, perseguita attraverso la sinergia tra l’educazione motoria e l’educazione alimentare, è l’obiettivo principale del progetto, sviluppato e promosso grazie all’alleanza educativa pubblico-privata composta da Barilla, Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, Ufficio Scolastico Regionale, Coni-Comitato provinciale di Parma e CUS Parma – www.giocampus.it.
Importante è stata anche la giornata di ieri, martedì 26 giugno, in Galleria del Vento al Politecnico di Milano dove, dopo l'esperienza già fatta da Fabrizio Macchi a gennaio prima del Mondiale su Pista, anche Zanardi e Podestà hanno testato ruote, abbigliamento, caschi e altri componenti nell'obiettivo di individuare la configurazione più aerodinamica e funzionale in vista della prova a cronometro di Londra. Sotto la guida del Professor Federico Cheli dello Sports Tecnology Lab del Dipartimento di Meccanica, con un vento simulato a 35 e 50 km/h per ogni componente testato, Alessandro e Vittorio hanno potuto fugare dubbi, individuare soluzioni e sicuramente partire per Londra con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per essere competitivi al massimo.
"Ringrazio il Politecnico di Milano – commenta Zanardi - per averci dato questa splendida possibilità che in vista di un appuntamento così importante di sicuro ci aiuterà a fare selezione dei materiali. Dopo i test di oggi sono sicuro di partire per Londra con montati tutti i componenti giusti e di non lasciare nel box di casa qualche pezzo fondamentale".
"Quest'anno non voglio lasciare niente al caso – aggiunge Podestà - e da questi test sono sicuro che individuerò la configurazione ideale di componenti e materiali al fine di limare secondi preziosi. D'altronde la mia rincorsa all'oro di Londra riparte proprio da quei sei secondi con cui mi è sfuggito di mano a Pechino e ringrazio il Politecnico di Milano per averci dato questa grande possibilità".
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Vittorio Podestà si prepara per Londra 2012
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