Cronaca

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Il Governo farà ricorso alla Corte Costituzionale: si infiamma la vicenda dell’Ilva di Taranto, dopo la decisione del Gip Patrizia Todisco di bloccare la produzione dello stabilimento per consentire la bonifica. Una lettura restrittiva dell’ordinanza del Tribunale del riesame che martedì scorso aveva confermato il sequestro dell’impianto senza però decretare esplicitamente lo “stop” del lavoro.

“Dalla chiusura danni irreparabili” dice il ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera, mentre il ministro della Giustizia Severino ha chiesto di acquisire gli atti in Procura. Si profila uno scontro frontale tra Governo e magistrati, insomma, con la decisione del Gip che rischia di scatenare la rivolta dei lavoratori.

La preoccupazione arriva anche a Genova, il cui stabilimento Ilva lavora grazie alla produzione di Taranto: una chiusura della lavorazione a caldo pugliese causerebbe lo stop del lavoro anche a Genova. I sindacati restano in attesa, pronti a far scoppiare la protesta.

Se si fermerà l'Ilva di Taranto "si fermeranno di conseguenza anche gli stabilimenti di Genova e Novi Ligure" e questo "sarà come minimo un disastro". Lo ha detto il segretario della Fiom-Cgil Franco Grondona. "Mi sembra che con questa decisione il giudice abbia messo in discussione quanto già disposto dal Riesame" ha aggiunto il segretario della Fiom.