Cronaca

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L'estate e in particolare il mese di agosto sono politicamente molto rischiosi. Vuoi per il caldo, vuoi per un irrefrenabile desiderio di relax, i politici e gli amministratori rischiano di lasciarsi andare a dichiarazioni incontrollate, o peggio, a progetti che hanno dell'incredibile.

Qualche giorno fa, nell'orgia di tagli che il governo Monti ha scatenato, si è letto che l'assessore alla Sanità della Regione Liguria, Claudio Montaldo, starebbe studiando non si sa bene con quale stratega, i prossimi da far calare come le lame di Robespierre sugli ospedali liguri e di conseguenza, almeno in buona parte, sui pazienti che hanno la sorte di abitare entro i confini da Ventimiglia a Sarzana.

La geniale ricetta strategica prevederebbe il risparmio per molti veri giusto e doveroso con un sistema che ricorda bene la tattica del marito che se li taglia. Cioè bloccare le sale operatorie. Chiuderle, impedire ai chirurghi di operare, di fare il loro lavoro. L'ineffabile ghigliottinatore risolverebbe la spendig review ospedaliera non chiudendo reparti inutili, gonfiati magari per soddisfare necessità di tesseramento partitico, ma chiudendo le sale dove qualcuno ancora cerca di salvare la vita alle persone e nemmeno "in nero" visto che si tratta di servizio sanitario pubblico.

Non entriamo nello specifico delle sale da chiudere, alcune delle quali, da quanto abbiamo letto, apparterrebbero a reparti strategici davvero per la qualità della sanità regionale. Ma la evidente conseguenza della geniale trovata sarebbe un incontrollabile rigonfiamento delle liste d'attesa, ma soprattutto un aumento vertiginoso delle fughe in Basso Piemonte e Lombardia, in cliniche private convenzionate, con un solido arricchimento delle sanità altrui a danno anche economico delle casse liguri. Complimenti! Ma prima di andare al sole mettevi un cappelli in testa.