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“Presso la rete inviolata il portiere - l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa - egli dice - anch’io son parte".


Iniziamo così, un pizzico di poesia. Firmata Umberto Saba. Dedicata a loro. Non a caso. Le ultime parole della sua lode ai portieri. Perchè sono quelli che cambiano la storia di una partita. 

Prendono l’ascensore e iniziano a volare. Come Romero e Frey, facce da copertina di una domenica rossoblucerchiata che più dolce non poteva essere.

Una parata dopo l’altra, Samp e Genoa dicono grazie. Personalità e tecnica. Hanno lo stesso dna l’argentino e il francese.
 
Dentro il campo grinta da vendere. L’abbraccio di Romero a Poli, l’esultanza di Frey al triplice fischio. Mettiamo Buffon sul gradino più alto, ma il resto del podio se lo meritano i portieri di Genoa e Samp. Uguali quando indossano i guantoni, diversi fuori dal campo. Romero non ama la prima pagina dei giornali, poche parole, molto riservato.

Ha scelto la Samp in serie B, si è innamorato dei colori blucerchiati, Genova nel cuore. Frey dialoga con i tifosi, ama facebook e si racconta sul suo sito ufficiale. Sempre un sorriso per i compagni, un leader importante, è arrivato in ritiro tirato a lucido.  Subito protagonista con il Cagliari. E sono loro che accendono la fantasia dei tifosi. Tempo fa abbiamo chiesto su Facebook un giudizio: oltre 300 messaggi, 15mila persone che hanno visto il post. Frey e Romero, parate super che sembrano poesie