Cronaca

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"Se Genova non ritrova un suo modo di essere comunità, è destinata a morire": in questi termini il presidente dell'Autorità Portuale, Luigi Merlo, ha commentato la situazione venutasi a creare in città in seguito alle proteste di alcuni cittadini del centro storico contrari alle operazioni di dragaggio in corso in Porto mediante mirocariche esplosive.
 
Intervenendo nell'ambito della Festa del Pd ad un dibattito dedicato al tema, Merlo non ha nascosto tutta la sua amarezza per la situazione di stallo che si è creata, lamentando "la totale assenza della politica" su una questione cruciale per la città come l'ampliamento del porto.

"Se rallento i dragaggi, gli operatori portuali protestano. Se non li rallento, e proseguo con i lavori, i cittadini protestano. Di questo passo Genova è destinata a morire". Dopo aver incontrato i comitati cittadini, l'Autorità Portuale ha deciso di sospendere fino a sabato le esplosioni, in attesa di trovare un accordo sui dragaggi. Che - dicono i tecnici - possono essere condotti soltanto attraverso la tecnica delle microcariche esplosive, non ci sono soluzioni alternative.
 
"Per questo dico che la questione è politica - ha detto Merlo -. Ma mi sembra, invece, che la politica non si interessi della questione, quando invece è compito della politica trovare la sintesi tra interessi diversi, in nome di un interesse collettivo superiore. Mi sembra che, anche in questo caso, la politica dia prova di grande fragilità, che fugga dalle proprie responsabilita".