Cronaca

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Era lo scorso 6 luglio quando Primocanale raccontava la storia di una giovane insegnante dell'istituto comprensivo di Cairo Montenotte vittima di un insolito e ripetuto servizio non richiesto: pacchi recapitati direttamente a casa, torte o altri acquisti che la docente era costretta a pagare perché commissionati via internet a suo nome.

Tutti gli indizi delle indagini all'epoca facevano pensare alla vendetta dell'ultimo della classe, un alunno tredicenne molto vivace bocciato per il suo scarso rendimento scolastico che pubblicamente aveva promesso:
non finisce qui. Il ragazzino però interrogato nei giorni successivi al via dell'indagine aveva sempre negato tanto da portare la polizia postale di Savona guidata dal comandante Alberto Bonvicini a ulteriori indagini proseguite fino alle ultime ore. Qui la clamorosa scoperta: le torte e gli antipatici pacchi inviati a casa dell'insegnante era ordinati dalla studentessa modella della prima fila con voti altissimi, una giovane insospettabile che ha ammesso il fatto.

Motivo? Nessuno apparentemente, soltanto la voglia di trasgredire o un po' di invidia verso la giovane professoressa. Sconcertato il preside che adesso pensa alla pena: volontariato all'interno della biblioteca scolastica.