
Un’iniziativa che parte dall’Europa, dove più alta è la concentrazione di persone anziane sole, circa il 40%, per agire su quella fascia sociale di over65enni, appartenenti all’ex ceto medio il cui potere d’acquisto si è notevolmente depauperato negli ultimi tempi e che faticano a sostenere le spese di gestione del proprio appartamento o a pagarsi la badante.
"Vogliamo fare in modo – ha spiegato l’assessore Rambaudi – che un bene patrimoniale non diventi un limite, ma un'opportunità. Stiamo mettendo in campo uno studio di fattibilità per individuare un soggetto terzo, composto da enti pubblici e volontariato, in grado di acquisire e gestire il patrimonio immobiliare degli anziani che vogliono vendere la nuda proprietà, oppure pensano al frazionamento di appartamenti troppo grandi e gestire, con il ricavato, il pagamento della badante o altre spese".
"La Liguria – spiega Rambaudi - si è aggiudicata il bando europeo per un valore complessivo di 1 milione di euro che per la nostra regione si tradurranno in 420.000 euro. In questo momento di grossa difficoltà bisogna cercare di inventare soluzioni innovative, grazie alla progettazione europea che può offrire un sostegno economico alle fasi di start –up".
Il patrimonio immobiliare che si verrà così a creare verrebbe acquisito nella programmazione regionale del social housing, in collaborazione con le politiche abitative della Regione Liguria.
IL COMMENTO
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