Cronaca

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Al via oggi in Corte d'Assise, a Genova, il processo a carico di Germano Graziadei, l'ingegnere di 45 anni accusato di aver ucciso la sua compagna Paola Carosio, farmacista di 44 anni, la notte dell'11 dicembre 2010, nell'appartamento di Nervi. Oggi c'é stata la richiesta prove e il processo è stato rinviato all'8 ottobre quando inizieranno a parlare i testimoni.

Graziadei, assistito dagli avvocati Andrea Vernazza e Massimo Auditore aveva sostenuto che la donna si era suicidata impiccandosi all'asta della tenda della vasca da bagno con una striscia di spugna con i manici perché soffriva di depressione. In base alla perizia del medico legale Marco Salvi che aveva compiuto l'autopsia tale tesi non è verosimile perché se fosse stato usato questo mezzo soffice come cappio avrebbe cagionato una lesività cutanea molto più profonda e avrebbe interessato le parti alte del collo sotto la mandibola.

Secondo Salvi la lesione è compatibile con lo strangolamento mediante la striscia di spugna. La pubblica accusa è sostenuta dal pm Francesco Albini Cardona. Per la parte civile l'avvocato Roberto Olivieri assiste i familiari della vittima.