
Un Burlando a tutto campo in una lunga intervista a Primocanale spazia dalla politica nazionale a quella locale e parla chiaro. “Alla mia giunta dico sempre: non diamo immagini divaricate sennò non si va avanti”.
Lei ha detto che non farà il tris in regione. Ma chi potrebbe prendere il suo posto? “Non si può stoppare un’intera generazione politica. Io dopo dieci anni non penso di doverne fare altri. Ministro ora? Assolutamente no, devo finire il mio mandato”.
Non teme questi blitz della Finanza in regione Piemonte e a Bologna? Il presidente appare tranquillo: “Avevo più timore quando non accadevano queste cose. I soldi pubblici vanno rendicontati fino all’ultimo centesimo. La mancanza di controllo è ancora più grave di non rispettare le regole”.
Lei inventò l’Acquario quando Genova era in crisi, ma arrivavano soldi. Ora che cosa vorrebbe per questa regione? “La città delle pietre è rinata, il porto è tranquillo, vorrei che qualcuno definisse l’assetto produttivo. Ma credo che la Liguria debba reinventarsi come una regione agricola: coltivazioni, recupero dei boschi e dei prati, delle vigne e delle fasce. Sennò viene fisicamente giù”.
IL COMMENTO
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