
Soldi che sarebbero finiti nelle tasche dell’amministratore Giuseppe Saggese anziché nelle casse di 400 comuni italiani. Oggi l’agenzia è in amministrazione controllata, e De Martini compare tra i creditori insieme al marito, ex generale della Guardia di Finanza, che era stato inizialmente assunto da Tributi Italia e poi anche lui licenziato.
“Compaio in quella lista perché mi devono pagare un anno di lavoro”: precisa la De Martini, che poi attacca: “Ho visto tanti politici avere rapporti con la società di riscossione di Saggese. Quando ho chiesto spiegazioni su alcuni movimenti della società mi hanno licenziata”.
IL COMMENTO
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