
La prima udienza è stata subito aggiornata in quanto il collegio di giudici era incompatibile. Unico imputato presente in aula, Francesco Bellavista Caltagirone, che avrebbe voluto fare dichiarazioni spontanee, ma non è stato possibile vista appunto l'incompatibilita di due togati su tre. In aula anche i familiari dell'imprenditore romano.
I fatti riguardano i lavori di costruzione del porto turistico della città, che secondo l'accusa sarebbero stati assegnati a Bellavista Caltagirone senza gara. L'imputato, in concorso, avrebbe messo in atto una truffa milionaria ai danni del comune di Imperia. Il pm Maria Antonia Di Lazzaro ha impugnato in Cassazione il provvedimento del Tribunale del Riesame di Imperia, che negava, come già fatto dal gip, il sequestro dei beni dell'imprenditore romano.
IL COMMENTO
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