
Primo obiettivo: cancellare 800 posti letto per acuti, solo in parte integrati da 332 nuovi posti per riabilitazione e lungodegenza. La Asl più colpita in cifre assolute sarà quella genovese, con 146 letti in meno, ma in proporzione va peggio a Savona, che dovrà rinunciare a 133 posti. Imperia perde 45 posti per acuti ma guadagna 89 letti per la riabilitazione. Meno 33 posti nel Tigullio, mentre la Asl della Spezia non prevede riduzioni perché è già sotto allo standard nazionale.
Non solo tagli in corsia: saranno chiuse 38 strutture cliniche complesse, mentre entro 2 mesi sarà chiuso il 118 di Chiavari. Alla fine resteranno due centrali per le emergenze: una genovese al San Martino, e una per il resto della regione. Bordighera, Cairo, Albenga e Sestri dicono addio ai pronto soccorsi, che diventeranno punti di primo intervento aperti 24 ore su 24. Solo 12 ore per quelli di Pontedecimo e Rapallo.
E potrebbe non essere finita qui: “Per il 2013 ci saranno nuovi tagli, e non abbiamo ancora avuto risposte dal Governo sul nuovo Patto per la salute”, dice l’assessore regionale Montaldo. Tutto questo mentre da Roma non sono ancora arrivati i soldi per il 2012.
IL COMMENTO
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