Una serie di avvisi di garanzia per disastro colposo e omicidio plurimo.
La Procura di Genova si appresterebbe ad inviarli ad una serie di figure coinvolte nell'alluvione del 2011 dopo il blitz di ieri.
La svolta nelle indagini si è avuta con il provvedimento degli arresti domiciliari per Sandro Gambelli dirigente del settore protezione civile del Comune di Genova e l'iscrizione nel registro degli indagati di Pierpaolo Cha, direttore dell'ufficio città sicura e Gianfranco Del Ponte, direttore generale dell'area sicurezza del Comune.
L'accusa per loro è quella di avere anticipato, nella relazione sui fatti, i tempi dell'esondazione del Fereggiano per alleggerire le loro responsabilità e la pressione sulla giunta dopo le sei vittime.
La Procura ha evidenziato "la clamorosa discrasia tra gli accadimenti reali e quelli che venivano rappresentanti in alcuni atti ufficiali trasmessi dal Comune di Genova".
Non solo. Il perito Alfonso Bellini sottolinea nella sua relazione che la macchina della protezione civile comunale ha una struttura "elefantiaca e vetusta" basata su una "macchinosa organizzazione della catena di comando e un conflitto di competenze tra vari enti"
Cronaca
Indagini alluvione 2011, dopo l'arresto nuovi avvisi di garanzia
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