
La squadra sarda seppur giunta a Genova in formazione rimaneggiata, senza l’opposto Oro e il centrale Gregori infortunati, crea non pochi problemi ai padroni di casa nei primi due parziali, trascinati dal capitano Rinoldi e dal centrale La Forgia.
L’incontro si apre con la partenza positiva dei genovesi che, sopra prima 13 a 10 poi 17 a 12, non riescono a tenersi stretti i punti di vantaggio e sono raggiunti dalla formazione di Sant’Antioco sul 19 pari. Nonostante qualche difficoltà in fase di ricezione, Donati e compagni allungano ancora e mettono a terra il pallone del 22 a 20, poco dopo il muro di Marco Cittadino viene giudicato out dalla coppia arbitrale e Sant’Antioco accorcia ancora. Sul 21 a 22 per Genova arriva l’ace del capitano sardo Jerry Rinoldo. Mister Claudio Agosto, dopo l’ingresso di Gianluca Quaglieri a rinforzare la ricezione, prova a inserire anche il centrale Matteo Spirito e il palleggiatore Michele Nonne, ma la Carige si ferma sul 23. Un muro su Federico Donati sancisce la vittoria di Sant’Antioco.
Al cambio campo Genova è in vantaggio 4 a 2, ma presto Sant’Antioco è sopra 9 a 6, grazie ai colpi di Mecci e Sambucci. Tra le fila di Genova dentro, al posto di Matteo Casarin, Alessandro Graziani, per lui subito una ricezione positiva su cui chiuderà poi il punto Marco Cittadino. Sant’Antioco è ancora davanti, i biancoblu accorciano e impattano sul 10 pari, grazie a un muro di Luca Spirito ma sono di nuovo i sardi a piazzare il break: gli ospiti sono sopra 13 a 10, poi 16 a 11. Mister Agosto cambia Nonne per Spirito e Genova si sblocca con un primo tempo del capitano Massimo Pecorari, ma gli avversari sono già lontani: sopra 19 a 14, nonostante i tre punti consecutivi dell’opposto Cittadino che fanno avvicinare la squadra di casa sul 20 a 22, vanno a chiudere 25 a 21.
Il terzo set riparte con in campo Nonne e Graziani, dopo un momento di equilibrio questa volta sono i genovesi a imporre il gioco. Graziani, Bargi e Pecorari macinano punti su punti, Nonne si fa vedere a muro e mette a segno l’ace del 18 a 11. I sardi provano a rientrare in partita, trascinati dai soliti Mecci e La Forgia si avvicinano sul 14 a 18 quando puntuale arriva lo stop chiesto da mister Agosto. Al fischio dell’arbitro la Carige va ancora sopra, 20 a 14, cala l’intesa tra il palleggiatore Buccari e gli attaccanti di Sant’Antioco e i padroni di casa ne approfittano con il decisivo Marco Cittadino che va a chiudere il set, sul 25 a 19, con una diagonale da posto due dopo un salvataggio di Federico Donati in fase difensiva.
Quarto set senza storia, Genova domina e va sopra 5 a 1. Sant’Antioco fa capolino timidamente sul 6 a 8 dopo un’indecisione di Nonne, ma i padroni di casa sono determinati ad allungare la partita al tie break. Sotto i colpi di Graziani e Bargi in attacco, di Nonne e Pecorari al servizio, Sant’Antioco alza bandiera bianca sul 25 a 11.
Tie break che si rivela una fotocopia “in miniatura” della quarta frazione di gioco, con Genova avanti 5 a 1 e Sant’Antioco che si fa vedere sul 6 a 8. Al cambio campo c’è al servizio capitan Pecorari a impensierire la ricezione sarda, buono anche il turno di Federico Donati. Gli ospiti tentano il recupero con Mecci e Rinoldi, solido in seconda linea, ma la Carige non concede più nulla e porta a casa il set 15 a 10, conquistando altri due punti in classifica.
Per la Carige un altro turno casalingo domenica prossima con Cisano Bergamo, sconfitto in casa da Revivre Milano.
IL COMMENTO
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