
Le sue dimissioni, tuttavia, si inseriscono in un contesto di particolare crisi per la casa da gioco, con una continua flessione degli incassi da una parte, dovrebbe chiudere l'anno sotto i 45 milioni di euro, con una perdita di oltre 10 milioni sul bilancio di previsione. I sindacati chiedevano da tempo il commissariamento.
Il Comune (azionista al 97,5% la rimanente parte è della Provincia) costretto a coprire i buchi, come poche settimane fa, quando ha versato un assegno da 1,5 milioni di euro, per coprire lo scoperto. Di Meco è rimasto alla guida della casa da gioco per circa un anno e mezzo, dall'aprile del 2011.
Prima di dimettersi, Di Meco ha avvisato il sindaco di Sanremo Maurizio Zoccarato (Pdl). "Già dal mese di settembre - ha affermato il sindaco - il presidente mi aveva informato della sua volontà di lasciare l'incarico. Queste dimissioni, dunque, arrivano in modo concordato, dopo che Di Meco ha aperto il Tavolo in Prefettura e ha presentato il Piano d'Impresa della casa da gioco. Ritengo che Di Meco sia stato il miglior presidente in un periodo difficile: ha lavorato con efficienza alla riduzione dei costi".
IL COMMENTO
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana
“Ti ricordi Bilancia?”. Il killer incastrato con una tazzina di caffè e una sigaretta