Cultura e Spettacoli

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In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo si chiamava politica), dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sulle montagne del Carso. Con queste premesse Paolo Rossi torna sul palco con il nuovo spettacolo dal titolo “L’amore è un cane blu, la conquista dell’est”, stasera e domani alle 21, al Politeama Genovese.

Uno spettacolo che è diario, un disegno, e diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico che narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita.

E che avrebbe potuto avere altri titoli: “L’uomo che amava le donne”. Oppure “L’uomo che non sapeva amare sia le donne che il suo partito”. Non sarebbe stato male “Autobiografia non autorizzata”. Perché no oppure “L’uomo che raccontava barzellette ai sassi”. Paolo Rossi pensava anche a “Ti amo ma non sono d’accordo con quello che provo!”. O “Ma cos’è questa crisi?” sottotitolo “ho già i miei problemi”. “Donne contro donne”. “Uomini veri, ma in fuga”.
 
Invece si chiama “L’amore è un cane blu”… che sono entrambi animali molto, ma molto difficili soltanto da immaginare. Ma come si dice: per incontrarli bisogna non perdersi, e per non perdersi il modo migliore è non sapere mai dove andare. Rappresentazione teatrale che avvà del prepotente contributo musicale, dell’orchestra di liscio balcanico “I Virtuosi del Carso”.