
Si chiude una vicenda iniziata un anno fa con i provvedimenti della stessa Authority che aveva avviato le procedure di revoca della concessione e dopo gli interventi della magistratura che aveva posto sotto sequestro parte del terminal per motivi di inquinamento: delicatissimo trattare il carbone, accumulato all’aperto ed esposto al vento che provoca dispersione di polveri sottili, nonostante gli impianti di irrigazione . “Abbiamo fatto si che si potesse avviare un processo che porterà all'investimento da parte dei privati di 12,7 milioni di euro per l'ambientalizzazione del terminal - ha sottolineato il presidente di Autorità Portuale, Luigi Merlo - ci sono, quindi, prospettive di investimenti importanti per un attività che riteniamo fondamentale per lo scalo genovese". Spetterà al gruppo rilanciare un settore strategico per lo scalo genovese: "Si tratta di una garanzia importante sia per i dipendenti diretti - ha sottolineato Luigi Merlo - sia per i lavoratori della Compagnia Pietro Chiesa, che operano in quell' area. Ora ci concentreremo anche sulle aree adiacenti, come la Centrale Enel la cui chiusura è prevista nel 2015, ma cercheremo di far restituire gradualmente al porto le aree che mano a mano verranno dismesse”.
Merlo ha anche annunciato che l'Autorità portuale è pronta ad aprire un confronto sull'aumento delle tasse portuali che, come denunciato nei giorni scorsi dalle categorie, rischia di creare seri problemi allo sviluppo dei traffici in un momento di forte sviluppo. "Genova soffre meno, rispetto ad altri porti - ha spiegato il presidente di Autorità Portuale, Luigi Merlo - ma ne parleremo, comunque, a livello nazionale lunedì nel direttivo di Assoporti. Per quello che riguarda il capoluogo ligure ho dato la disponibilità ad attivare un tavolo con le categorie, per attutire, dilazionare o comunque limitare, per quest'anno, l'incremento".
IL COMMENTO
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