
A qualche settimana dalla bufera, dopo che con un volantino attaccato alla bacheca della chiesa aveva sostenuto che la colpa del femminicidio e delle violenze sessuali è anche delle donne, Don Corsi ha completato la "pausa di riflessione" che glie era stata consigliata.
Pausa che don Corsi ha osservato nella casa di riposo eletta a sua abitazione, sulle alture di San Terenzo, non lontano da parrocchia e centro cittadino dove subito dopo Natale si sono svolte manifestazioni e proteste contro quel volantino sul femminicidio.
La curia non commenta il ritorno di don Corsi anche se si fa notare che il sacerdote ”ha seguito i consigli del suo vescovo”.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana