Cronaca

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Primocanale lo aveva annunciato settimane fa: sale parto oggi chiuse per
protesta.

E' in corso infatti da questa mattina il primo
sciopero nazionale di 24 ore di ginecologi e ostetriche che
intendono così sollecitare il mondo politico a prendere atto
dei problemi della categoria, anche in relazione alla sicurezza
dei punti nascita sul territorio.



Nasceranno, secondo le stime, circa 1.100 bambini in meno perché i cesarei programmati per oggi sono stati tutti rinviati.
 
I ginecologi ricordano che saranno garantite le emergenze e le prestazioni non differibili, dichiarandosi pronti a riprendere il servizio qualora nei punti nascita dovessero verificarsi delle situazioni critiche.


Ferme da questa mattina anche le attività di ambulatori
ostetrici e consultori familiari sul territorio, con una
mobilitazione che riguarda in totale circa 15mila professionisti
e che vedrà a Palermo una manifestazione nazionale, indetta da
Fesmed, Aogoi, Sigo, Agui, Agite, Sieog e Aio, le principali
sigle di categoria.