
Ecco le sue parole.
"La bozza progettuale? Non solo uno stadio ma una vera e propria cittadella dello sport. Noi e la Samp abbiamo l'obiettivo di creare una struttura che raccolga anche le esigenze del territorio. La priorità è quella di soddisfare le richieste della Fiera, del quartiere in cui sorgerà l'impianto oltre che del tessuto sportivo cittadino.
L'idea è quella della polifunzionalità dell'opera, una struttura che possa vivere 7 giorni su 7 con nuovi eventi anche extra sportivi. Oltre alla creazione di un palazzetto dello sport.
Modelli? Guardiamo all'estero, sì, ma c'è anche un ottimo modello italiano rappresentato dall'esempio dello Juventus Stadium. Pensiamo agli incrementi del fatturato del club bianconero: in un anno circa 20 milioni di euro di ricavi. Anche se il progetto di Genova rappresenterà davvero un'opera senza precedenti in Italia.
Il problema della viabilità? E' un tema molto importante che stiamo affrontando in sede di dialogo con tutti i soggetti coinvolti, l'obiettivo è avere la massima attenzione su questo fronte per portare benefici e non difficoltà alla città.
Le tempistiche dell'agenda operativa sono difficili da tracciare. Non parliamo comunque di tempi lunghissimi. In questo momento proseguiremo la fase di ascolto di tutte le esigenze dei vari soggetti interessati. Poi scatterà l'accordo di programma e a quel punto si lavorerà nel dettaglio su un cronoprogramma ben definito.
I possibili ricavi per la società? Nel totale, guardando l'esempio dello Juventus Stadium, parliamo di ricavi vicini ai 31 milioni di euro. Ovviamente andranno fatte le debite proporzioni, ma non credo che le cifre dovrebbero discostarsi di molto".
IL COMMENTO
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