E' scoppiata a Sanremo una forte polemica sul'appalto per il servizio di ristorazione del casinò, per cui il capitolato d'appalto prevedeva paletti precisi come la possibilità di partecipazione solo per una ristorazione collettiva, ovvero le cooperative e non i singoli ristoratori, e la dimostrazione come credenziale di un fatturato annuo di 2 milioni di euro, ovvero 11 milioni di vecchie lire al giorno, senza contare le chiusure. I termini sono già scaduti, le offerte arrivate, ma il capitolato d'appalto non è mai stato deliberato dal CdA. "Questa è una pratica di competenza del cda - ha detto il vicepresidente della Casinò spa Gianni Donetti - ma noi questo capitolato non lo abbiamo mai visto e siamo chiamati a ratificarlo giovedì prossimo. Quello che aveva predisposto l'avvocato Moreno non prevedeva la clausola della ristorazione collettiva che esclude di fatto tutti i ristoratori locali". Una situazione anomala che dovrà avere una soluzione.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità