Cronaca

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Il tribunale della Spezia, in riscontro alla richiesta di Acam, la multiutility spezzina per la gestione di Gas, acqua, raccolta e trattamento dei rifiuti, di poter ricorrere alla procedura fallimentare per rinegoziare il debito con i creditori (soprattutto le banche), ha stabilito in sentenza come l'azienda non possa di fatto fallire, in quanto ente strumentale dei comuni.

Fatto salvo il successo di un eventuale ricorso, la sentenza taglierebbe di fatto la possibilità di poter ricorrere al concordato preventivo o all'amministrazione straordinaria. Il peso del debito, inoltre, andrebbe a quel punto a gravare sulle spalle dei comuni.

Il debito accumulato negli anni da Acam ammonta a circa 500 milioni di euro.