
Villa in una nota scrive: "Complimenti alla Giunta Doria per la scelta di istituire il Registro delle coppie di fatto che conferma, ancora una volta, Genova città dei diritti e dell’ uguaglianza. Sono sicuro che il Consiglio Comunale approverà questa decisione a larga maggioranza con in testa il Partito Democratico che su questi temi ha chiara la linea, del resto dettata con delibera dalla sua Assemblea Nazionale. Non mi sorprendono altresì le dichiarazioni della CEI e del suo organo ufficiale L’Avvenire che con parole a dir poco offensive bollano come: “deriva etica per deprecabili”, “mascherare per positive scelte negative”, “Genova si adegua al peggio”, la scelta democratica di una città che vuole dare, insieme ad altre importanti metropoli italiane, un forte segnale al Parlamento Italiano per legiferare in materia e mettersi al pari col resto d’Europa. E’ raccapricciante come i Vescovi Italiani mistifichino il messaggio di Gesù attaccando apertamene tutti quegli Istituti che vogliono semplicemente tutelare e riconoscere l’amore tra persone e che ampliano il ventaglio dei diritti, per realizzare una società giusta e solidale. Fortunatamente gli Italiani la pensano in maniera diversa e presto sono convinto che il “modello Genova” verrà esportato a livello nazionale per far si che anche nel nostro Paese vengano riconosciuti a tutti i cittadini gli stessi diritti".
Dopo le parole di Villa, il segretario provinciale Lunardon prende le distanze: "Questa non è la posizione del Pd, ma di un nostro iscritto. Il partito resta a favore delle unioni di fatto, non possiamo condividere l'attacco ai vescovi".
IL COMMENTO
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