economia

31 secondi di lettura
L'Amt annuncia un piano lacrime e sangue di risanamento aziendale: 430 esuberi, 230 impiegati e 200 autisti.
 

I vertici dell'azienda hanno incotrato stamane i sindacati per comunicare la notizia. Il piano choc è giustificato dal buco di bilancio salito da 6 milioni a 9 milioni e mezzo, per il rientro totale al lavoro dei dipendenti che sino a marzo hanno usufriito della cassa integrazione in deroga.



Esauriti i fondi statali per gli ammortizzatori sociali, Amt deve farsi carico nuovamente degli stipendi pieni e questo comporta l'aumento dei costi. Da questo elemento scaturisce la decisione di inserire nel piano i 430 licenziamenti, che per la prima volta riguarderebbero anche gli autisti.