
I vertici dell'azienda hanno incotrato stamane i sindacati per comunicare la notizia. Il piano choc è giustificato dal buco di bilancio salito da 6 milioni a 9 milioni e mezzo, per il rientro totale al lavoro dei dipendenti che sino a marzo hanno usufriito della cassa integrazione in deroga.
Esauriti i fondi statali per gli ammortizzatori sociali, Amt deve farsi carico nuovamente degli stipendi pieni e questo comporta l'aumento dei costi. Da questo elemento scaturisce la decisione di inserire nel piano i 430 licenziamenti, che per la prima volta riguarderebbero anche gli autisti.
IL COMMENTO
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