Cronaca

19 secondi di lettura

Marco Curzi, interrogato ieri al nono piano del tribunale di Genova con l'accusa di aver dirottato fondi destinati al Mozambico in un conto svizzero, ha sciolto molti dei dubbi legati alla vicenda. Curzi ha confermato come ciascun membro del consiglio del Ccs percepisse ogni mese buoni benzina, viaggi, cellulari e rimborsi spese per migliaia di euro all'anno. La lista degli indagati è destinata ad allungarsi.