"In Italia la democrazia è sottoposta a tensioni fortissime, siamo ormai vicini al punto di rottura": questa la convinzione di Umberto Curi, professore di storia della Filosofia all'Università di Padova, che è intervenuto alla rassegna 'Parole di Giustizia', in corso alla Spezia.
Cura ha incentrato il suo intervento soprattutto sul rapporto tra politica ed etica, e ha colto analogie tra l'attuale fase italiana e quella della Repubblica di Weimar. "Oscilliamo tra due bisogni opposti - ha affermato -: da una parte l'esigenza di avviare forme di democrazia diretta, non più delegata, esigenza rappresentata dal Movimento5 Stelle.
Dall'altra il bisogno di valorizzare la dimensione tecnico-specialistica della politica per le questioni complesse che deve affrontare, che esprime necessariamente governi oligarchici". Sono due esigenze che si contrappongono l'una all'altra. "Riusciremo ad allentare le tensioni e a fermarci in tempo?" si è chiesto il professor Curi. "Il politico deve essere giudicato per gli effetti che scaturiscono dalle sue decisioni - ha spiegato -.
Dunque il giudizio sul suo operato è politico e non morale. Gli chiediamo che mantenga gli impegni che s'é preso, ma che risponda anche a regole e principi che si è data la comunità".
politica
Politica, Curi: "Democrazia italiana sottoposta a tensioni"
1 minuto e 1 secondo di lettura
Sponsorizzata
Venerdì 18 Aprile 2025
Centinaia in coda dalle 6 del mattino per il rinnovato store Apple a Genova
Ultime notizie
-
Il ricordo di Don Calabrese: "Papa Francesco si è fatto capire dai giovani"
- Pino marittimo di 20 metri si sradica e precipita su via Carrara, tragedia sfiorata
- Genoa-Lazio si recupera mercoledì 23 aprile alle ore 18,30
- Papa Francesco primo pontefice sui social: il suo debutto su TikTok
- Dall'archivio di Primocanale: le tappe della visita di Papa Francesco a Genova nel 2017
-
Papa Francesco a Genova 2017, la visita al Gaslini
IL COMMENTO
Ponte Morandi, se la politica non ti considera solo una persona
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile