sport

3 minuti e 57 secondi di lettura
E’ dolce la tanto attesa notte dei desideri del Basket Follo: al PalaGarassini di Loano, in occasione della sfida di gara-4 delle finali, tutto ciò che il club del Presidente Amadori sognava da anni trova finalmente la propria realizzazione. Arriva, al termine di una palpitante partita, tiratissima fino all’ultimo secondo, quella promozione in Divisione Nazionale C che corona una stagione da campioni, con un primo posto nella regular season, un cammino nei play off da incorniciare e una serie quasi record di vittorie (32 su 35 incontri). Imponendosi per un solo punto (74 a 75 il finale), i biancocelesti scrivono una delle pagine più belle della loro storia, in un palazzetto in cui la propria nutrita e festante delegazione di supporters ha incitato per tutti i 40 minuti di gioco la propria squadra, a fianco dei sempre corretti tifosi avversari che hanno gremito l’impianto loanese: un quadro che di per sé merita di essere ricordato come esempio dello spirito migliore dello sport.



Questo storico passo, che cancella le delusioni degli anni passati – con la retrocessione al termine dello scorso campionato e le due finali sfumate contro Sarzana e Loano alla “bella” – e’ fatto dei tanti volti che compongono la grande “famiglia” del Follo: il numero uno Attilio Amadori che soffre sulle tribune vedendo avvicinarsi il sogno, coach Danilo Gioan e il consulente tecnico Cesare Gritti che hanno indovinato mossa dopo mossa, il preparatore atletico Luca Mastrantonio ideale compagno di lavoro, il capitano Roberto Bambini che dopo essere stato costretto dall’infortunio di gara-2 ad abbandonare il campo, e’ sempre rimasto insieme ai compagni e chiude sollevando la coppa, i dirigenti che accompagnano la squadra nel quotidiano e nelle occasioni più importanti con il loro prezioso lavoro, i tifosi, colorati e appassionati, sesto uomo sul parquet e, naturalmente, la squadra che ha scritto quest’ultima pagina bellissima: Fabio Valenti, Graziano Cavazzon, Davide Canini, Manuel Ferrari, Giuliano Clemente, Alessio Mariani e gli Under Damiano Grignolio, Simone Val, Tiziano Vernazza e Luca Battista, a cui si aggiunge Matteo Giuliani, questa volta sugli spalti.
Tornando alla cronaca dell’incontro, fin dalle prime azioni si capisce che la battaglia sarà dura; il Follo ha digerito la lezione di gara-3, durante la quale ha subito il gioco dei padroni di casa, e grazie alle direttive dei tecnici, colpisce il Pool 2000 sul ritmo, annullando una delle loro armi più affilate, la velocità. E’ subito 4-9 per gli ospiti, che però vengono raggiunti sul 14-14.
Il team di Gioan riesce a piazzare un parziale di 7-0 (14-21), ubriacando la difesa avversaria, ed e’ botta e risposta: i loanesi rispondono con un controbreak di 8-0 (23-25) e all'inizio del secondo quarto Clemente e Mariani suonano la carica, staccando nuovamente gli avversari (25-30). Un gap troppo piccolo: i locali non ci stanno e impattano sul 30-30, ed ecco che subito Ferrari sembra voler replicare la devastante prestazione di sabato scorso, riuscendo a riportare i suoi in avanti (34-39). I contropiedi loanesi non sono sufficienti ad invertire il trend e le due formazioni vanno alla pausa lunga distanziate di 6 lunghezze (44-50).
Alla ripresa dei giochi,  per quasi tre minuti e mezzo il Loano non riesce ad andare a segno, soffrendo la pressione della difesa avversaria: un’occasione ghiotta che non viene sfruttata dai biancocelesti, che mettono da parte solo due punti con Ferrari ad inizio frazione (44-52). Girano bene gli schemi degli ospiti, che provocano reazioni fallose da parte dei giovanissimi bianconeri. Pesantissima la giocata di Manuelli su fallo di Ferrari: segna su azione e dalla linea della carità (50-54); l’ago della bilancia sembra comunque dalla parte del Follo, che allunga, con la tripla dell’ottimo Clemente, il divario fra le due formazioni ad 8 lunghezze (55-63). Complica le cose la sfilza di falli che gravano sui cinque del team ospite in campo, che allentano la difesa e subiscono la rimonta e il sorpasso del Loano con Villa (67-65). Il cronometro scorre,  seguono lunghi minuti in apnea fino a quando Ferrari dalla lunetta mette il 72-73. Manuelli risponde (74-73), ma un volitivo Mariani segna il canestro che vale la tanto agognata promozione in Divisione Nazionale C. Come da tradizione, la serata si chiude con il taglio del retino: spuntano le forbici ed e’ il gm Andrea Amadori a portare a casa questo “trofeo”.
“E’ una gioia che ci ripaga dalla delusione dello scorso anno: questa soddisfazione e’ stata possibile grazie all’impegno di tutti. Si tratta di un risultato conquistato da una formazione davvero meritevole, che trova valore aggiunto nella gestione di coach Gioan e del consulente Gritti”.