E Piano ha raccontato con straordinaria semplicità e chiarezza l'evoluzione di quel modello di "ospedale umanizzato" che aveva progettato anni fa su richiesta dell'allora ministro della Salute, il professor Umberto Veronesi.
"Due piani sotterranei, il primo per i blocchi operatori, il secondo prevalentemente per impianti. Tre o quattro piani in superficie con un edificio che non supera di 18 metri. I piani alti per i degenti, acuti, il piano terreno per la day surgery e che funzioni da cerniera tra i ricoverati e l'esterno. Con il malato al centro dell'attenzione".
Piano, coadiuvato da Susanna Scarabicchi, ha spiegato come mai ormai siano superati gli ospedali a padiglioni, e anche quelli a monoblocco. E come la media dimensione sia quella più agevole. Ma soprattutto grande attenzione a chi sta dentro, a chi è una creatura fragile e ha bisogno di attenzione e di rispetto.
"Camere ideali a due letti perché ci possa essere spazio per chi viene ad assistere e infine perché i ricoverati devono mangiare guardando i muri?".
Molte le domande a cominciare dal sindaco della Spezia, Federici, quindi del direttore della Asl spezzina Conzi, del professor Ferrarini direttore scientifico dell'Ist.
La "lezione" verrà trasmessa in esclusiva questa sera in versione integrale da Primocanale alle ore 23.
IL COMMENTO
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