Suicida dopo sfratto ordinario, aveva chiesto una proroga di 15 giorni
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Era di proprietà di un'amica dello zio del suicida l'alloggio dove da almeno tre anni vivevano la madre e i due figli, uno dei quali oggi si è tolto la vita a Cairo Montenotte. Avevano ricevuto lo sfratto perché secondo la proprietaria da quando vivevano lì, nonostante avessero concordato l'uso gratuito, non pagavano le spese condominiali e neppure le bollette. Per questo motivo la donna aveva cambiato idea e avviato una causa ordinaria per tornare in possesso dell' immobile visto anche che i tre avevano un appartamento di proprietà a Uscio, il loro paese di origine.
Nel gennaio scorso il Tribunale di Savona ha condannato i tre inquilini all'immediato rilascio dell'alloggio, al pagamento alla proprietaria di 450 euro mensili a partire dal 1 settembre 2010 ovvero dalla data dell'occupazione. L'ufficiale giudiziario si è già presentato una prima volta in via Pighini e la famiglia che occupa l'alloggio aveva richiesto un rinvio di 15 giorni per poter effettuare il trasloco nel paese alle spalle di Genova. Il rinvio era stato concesso. Oggi il dramma
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