
“Il segretario di un grande partito deve guardare come va il mondo di oggi. Anni fa i partiti popolari avevano milioni di iscritti, ma oggi la situazione è cambiata. Quindi bisogna aprirsi al massimo. Le norme, le regole, poi, non devono essere fatte per ostacolare qualcuno, per esempio Renzi, né per privilegiarlo. Dico solo che l’ultimo documento dei bersaniani , mi sembra assolutamente miope, perché risulta insoddisfacente che chi nel Pd ha sbagliato il rigore a porta vuota ci riprovi. Chi ha sbagliato ora deve dare una mano agli altri per cercare, questa volta, di vincere”.
Berruti interviene poi sul tema dei molti neo-renziani spuntati anche in Liguria.
“Sì c’è una gara tra chi è più o meno renziano. Io non ho paura della concorrenza, anzi sono contento. Certo esistono anche delle opportunità politiche”.
Quale è la valutazione sulla crisi o decadenza di Genova vista dal primo cittadino di Savona?
“Genova è sempre una capitale portuale e non credo che muoia. Ma deve essere capitale ancora di più e mettersi con più forza alla guida di un sistema più ampio che oltre alla Liguria riguarda anche il basso Piemonte”.
IL COMMENTO
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