
"La sede genovese del Gruppo - si legge in una nota è arrivata nelle scorse settimane alla terza proroga di cassa integrazione per una ventina di lavoratori, che si aggiungono ad altri 25 posti in mobilità nei mesi scorsi".
"Nelle riunioni tenutesi tra i vertici aziendali e le organizzazione sindacali, sono emerse diverse problematiche legate alle prospettive industriali dell’intero Gruppo e alle difficoltà di mercato che rischiano di tradursi a breve in ulteriori esuberi strutturali anche nella sede genovese - continua la nota della Fiom - ABB, che a Genova è impegnata soprattutto nella realizzazione di sistemi di automazione e controllo, a distanza di pochi anni dall’inaugurazione della nuova sede di Sestri Ponente, a fronte della cassa integrazione, non trova di meglio che affrontare questa situazione chiedendo mano libera sugli orari di lavoro negando la possibilità alle R.S.U. di stipulare accordi su questa delicata materia e ledendo i diritti sindacali elementari alla Fiom a partire dalla possibilità di indire assemblee sindacali all’interno dell’azienda".
IL COMMENTO
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