
In occasione della mostra, che sarà inaugurata sabato alle 21, l’artista reggiano presenterà un’importanze sequenza di sculture, dipinti e disegni che caratterizzano la sua ricerca dagli anni Ottanta a oggi. La rassegna prende avvio dalle prove in ambito fumettistico che sfociano nell’adesione al gruppo dei “Nuovi-nuovi” di Renato Barilli. Si passa quindi ai futuristici vortici delle “api”, un turbine di gesti e di segni che si placheranno nell’astrazione geometrica che dal 1987 va a occupare il corpo stilizzato di animali ritagliati nel legno. A partire dal 1990 avviene l’ultima e decisiva rivoluzione creativa: entra in scena quel “putto” che diventa il protagonista assoluto delle sue opere e che conquista il ruolo principale nell’attuale esposizione.
IL COMMENTO
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