cronaca

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Dopo la denuncia dei residenti della Maddalena su degrado e insicurezza arriva l'intervento del sindaco di Genova, chiamato in causa anche perché abita nella zona. Ancora una volta il primo cittadino sceglie la sua pagina di Facebook per rispondere:

"Rabbia e un disagio profondo. Questo è quanto si prova davanti allo scontro sanguinoso tra due bande per il controllo dello spaccio della droga alla Maddalena. Rabbia per strade che diventano campi di battaglia, rabbia perché tante persone oneste che vivono e lavorano alla Maddalena devono sopportare queste situazioni. Dobbiamo però evitare un rischio: quello di presentare un quartiere pieno di contraddizioni e problemi con un'immagine solo negativa che non gli renderebbe giustizia e renderebbe invece assai più difficile ogni percorso di miglioramento. Il miglioramento si ottiene lavorando in modi diversi e complementari. L'amministrazione comunale non può sostituirsi alle forze dell'ordine, cui spetta il compito di contrastare la criminalità.

Deve però coordinare la sua azione con queste. È soprattutto deve impegnarsi con tutte le sue energie per favorire la vivibilità del quartiere. Lo si sta facendo costruendo un asilo alla Maddalena, assegnando lo spazio dell'Hop Altrove ad associazioni che lo facciano diventare punto di incontro e iniziative, predisponendo bandi che assegnano risorse a chi anima e il quartiere. Tutto questo da solo non basta ma viene fatto, deve essere fatto. E ancora bisogna che il comune sia sempre un interlocutore indispensabile per i cittadini, che vogliono fare, vogliono reagire e non sono rassegnati"