cronaca

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Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli a Genova ha parlato di molte emergenze a cominciare da quelle legate agli allerta meteo.

In visita al Centro Operativo Comunale al Matitone: "'Chiediamo di uniformare il linguaggio delle allerta- ha detto Gabrielli- C'e' confusione di linguaggi, leggi regionali che dettagliano i sospiri e quelle che sono troppo lasche. Ma il tema è questo''  ''Provai a chiedere il controllo sulla pianificazione comunale - ha detto Gabrielli - ma la legge questo non lo prevede: siamo gelosi delle prerogative e meno attivi nell'esercizio delle prerogative stesse''.

Gabrielli sottolinea anche la necessità di pianificare la protezione civile "perchè-spiega-le tempistiche e le esigenze di risorse sono tali da non avere risposte immediate, che invece possono aversi con una seria pianificazione''.

In precedenza, al Salone Nautico, Gabrielle aveva sottolineato come, in questo senso, in Italia si proceda a quattro velocità: "''in alcune si è lavorato molto come a Genova, in altre ci sono condizioni favorevoli, in altre ancora stanno cercando di capire dove stanno di casa e - ha scherzato - altre ancora che sono un carissimo amico. Ma questa in fondo è la realtà del Paese''.

Doveroso un riferimento alla tragedia di Lampedusa. Gabrielli dice: 'La più autorevole voce del Paese, quella del nostro Presidente della Repubblica, in queste ore ha sottolineato l'esigenza di una rivisitazione di quella che è la legislazione sull'asilo. Abbiamo gestito per due anni la pregressa emergenza Nord Africa e una delle questioni più complicate era questa'', questione che alla fine ''confligge con l'esigenza di persone che hanno percorsi migratori ben chiari nella loro testa. Tutto questo alla fine complica l'altro tema che è strettamente connesso all'integrazione''. Gabrielli poi sottolinea come "l'Italia sia la porta dell'Europa. Per questo è necessario che l'Unione Europea si interroghi".