cronaca

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La nigeriana detenuta dal 2009 nel carcere femminile genovese di Pontedecimo rimasta incinta, potrebbe avere avuto occasioni di incontro con il marito, anche lui detenuto nell'ala maschile dell'istituto.


L'indagine interna ha appurato che la donna e il marito sono due lavoranti, ovvero beneficiano di permessi per svolgere attività all'interno del carcere. Non è escluso che la coppia possa aver trovato il modo di appartarsi per trovare intimità. Ma resta in piedi anche l'ipotesi di responsabilità da parte del personale penitenziario o degli operatori civili. Intanto, il segretario aggiunto del Sappe Roberto Martinelli lamenta le condizioni del carcere femminile genovese. ''Da mesi denunciamo la carenza di organico all'interno di Pontedecimo. Ci sono 170 detenuti per 90 posti, oltre al fatto che all'interno vive anche un bimbo di tre mesi. E gli agenti sono troppo pochi per fare fronte a tutti i carcerati. Ma l'amministrazione penitenziaria tace''.