Tutto pronto per le prossime sfide di Pro Recco e Cus Genova

In serie A1 gli Squali della Pro Recco si stanno preparando per affrontare una delle trasferte più temute: domenica, allo stadio Beltrametti di Piacenza (fischio d'inizio dell'arbitro Spadoni alle 15.30), Villagra e i suoi ragazzi scenderanno in campo contro uno dei principali avversari dello scorso campionato.

I Lyons, squadra sempre solida e forte e capace durante la stagione passata di infliggere ai biancocelesti una delle tre sconfitte della regular season, certamente stanno aspettando gli Squali con l'intenzione di "sbranarli" di nuovo ma, naturalmente, il coach argentino non è d'accordo: "sarà più di una battaglia, sarà come una vera e propria finale. L'anno scorso a Piacenza abbiamo giocato una bellissima partita, senza però riuscire a vincere, e sappiamo bene che questo è un campo sempre difficilissimo".





In serie A2, dopo la sconfitta, rimediata inopinatamente in casa del Benevento, il Cus Genova è atteso ad un immediato e convincente riscatto.


Si spera di rivedere in campo la squadra che ha dominato nei primi tempi delle partite inaugurali del torneo di serie A, cosi come aveva fatto in tutte quelle importanti della passata stagione e nelle amichevoli estive.
Si, perché il confronto che li opporrà all'Unione Rugby Prato Sesto, sarà già un test probante per capire quali potranno essere le reali aspirazioni degli universitari.


Probabilmente all'interno della squadra e in società si cominciavano a fare voli pindarici, confortati dalle prestazioni del precampionato e dell'esordio casalingo. La battuta a vuoto di Benevento ha riportato tutti con i piedi per terra.


Rocco Tedone dovrà lavorare a fondo, per far capire ai suoi ragazzi che non si possono regalare agli avversari delle facili opportunità, quando questi hanno a disposizione dei cecchini, quasi infallibili dalla piazzola. Incappare negli stessi, gravi errori commessi in terra sannitica sarebbe letale, trovandosi a dover fronteggiare il piede magico del trentasettenne Rima Wakarua, come già successo con l'apertura australiana Burnett.