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L'assenza alla presentazione del candidato renziano per la segreteria genovese, la mancanza all'iniziativa legata al sindaco di Firenze in scena ieri a Genova. Due prove di un passo indietro o di una freddezza del governatore ligure verso le vicende democratiche in visto del congresso? "Non è così, negli ultimi giorni sono stato assorbito da questioni istituzionali alle quali devo dare la precedenza" spiega Claudio Burlando a Primocanale.

E lo stesso presidente della Regione schierato con Renzi e Mafatti in vista dei congressi nazionali e genovesi aggiunge: "Riguardo alla sfida di Genova, nessun caso. Ho motivato io stesso il sindaco di Mignanego a confrontarsi, personalmente non stato né alla presentazione renziana e neppure a quella cuperliana".

L'apparato tutto dalla parte di Terrile? "Credo siano questioni irrilevanti, il candidato cuperliano mi viene descritto come giovane appassionato e bravo. Spero che ci sia spazio per entrambi i candidati in campo. La cosa importante è quella che tanta gente partecipi alle primarie e su base nazionale dopo l'8 dicembre si riparta compatti alla fine di un lungo travaglio". Ma su Genova? "Rispetto alla Liguria pare ci sia meno voglia di novità, ma come per l'89 o il 96 credo che stiamo vivendo la vigilia di un nuovo inizio".