
I sette montiani non hanno votato gli ultimi due punti. Martedì prossimo ci sarà un'altra assemblea per eleggere il nuovo capogruppo Sc al Senato. Si consuma così l’ultimo strappo con il fondatore del partito, Mario Monti, che già ha aderito al gruppo misto dopo le polemiche seguite alle sue critiche all’esecutivo per la legge di stabilità e i ripetuti attacchi al ministro Mauro. Susta era di stretta osservanza “montina” e per questa ragione è stato dimissionato.
La riunione è stata particolarmente accesa e ha avuto fra i protagonisti il parlamentare ligure Maurizio Rossi, il senatore che di fatto aveva dato fuoco alle polveri con una serie di interventi pubblici fortemente critici nei confronti del Professore e tesi alla costruzione di un nuovo soggetto politico che superasse Scelta civica. Quanto accaduto oggi, quindi, è il frutto di quell’iniziale svolta individuale che ha poi avuto in Mauro e Casini gli alfieri di un movimento più ampio che ha finito con il travolgere Monti e, ora, il capogruppo Susta.
IL COMMENTO
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