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Beppe Grillo, a sorpresa, si presenta in Senato e apre una nuova campagna contro il presidente della Repubblica e per ottenere il ritorno anticipato alle urne


Rispondendo una domanda sulle tensioni con il capo dello Stato, Grillo ha precisato che non essere andati al Quirinale per discutere di legge elettorale "non è uno sgarbo. Non voglio che lo si veda così". Con Napolitano, osserva però, c'è un "rapporto che si è complicato" almeno per me è complicato, perché non rappresenta più la totalità degli italiani ma è un presidente di settore. Quindi con i giochi già fatti era inutile andare" al Colle.

L'ex comico rincara quindi la dose, ribadendo l'intenzione di voler chiedere "l'impeachment per Napolitano perché non rappresenta più il popolo italiano, è di parte. E su questo decido io. Ci ho parlato due volte con questo signore qua: ha quasi 90 anni ed è da 60 anni in politica, è una persona furba e molto scaltra. A quell'età o sei saggio o sei furbo, lui è molto furbo".

LETTA: "ATTACCO ASSURDO" - Parole che hanno scatenato una dura replica del premier Enrico Letta: "L'attacco di Grillo a Napolitano va respinto con fermezza. L'impeachment è assurdo", scrive il presidente del Consiglio su Twitter, aggiungendo: "Grillo vuole solo instabilità. Non di questo ha bisogno l'Italia".

EPIFANI, "BASTA PROPAGANDA" - Difesa condivisa dal segretario del Pd Guglielmo Epifani, che dice: "Basta con la propaganda, basta attacchi al presidente. Il Paese chiede serietà, e non attacchi futili e immotivati".

Al termine dell'incontro con i senatori del movimento, Grillo, che domani farà visita al gruppo di Montecitorio, ha convocato una conferenza stampa. "I famosi dissidenti? ho visto persone intelligenti, che dicono cose sensate", ha replicato a una domanda dei giornalisti. Poi ha lanciato una nuova frecciata al Quirinale. "Siamo il primo partito in Italia come numeri: abbiamo bisogno di essere considerati, dal presidente della Repubblica all'ultimo dei giornalisti. Stiamo cercando di fare un Paese diverso", ha detto Grillo.