cronaca

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"Un uomo gentile con noi, mai una lite o un'aggressione. Discussioni, quelle sì, perché la relazione con la mamma stava finendo". Lo hanno raccontato al pm Emilio Gatti i figli di Patricia Mendoza, l'ecuadoriana uccisa da una coltellata il pomeriggio del 25 ottobre nella sua casa di Santa Margherita in via Martiri del Turchino.

Alla deposizione ha assistito il compagno di vent'anni più anziano, Manuel Poveda, accusato dell'omicidio, che era stato trovato ferito con una trentina di coltellate sul corpo vicino alla donna.

La deposizione dei due figli di Patricia vale come incidente probatorio perché tra qualche ora torneranno in Ecuador con il padre, anche lui presente e anche lui interrogato dal pm. Il presunto assassino ha invece chiesto e ottenuto attraverso i suoi legali di essere presente. Non ha detto una parola, ha voluto sentire cosa i ragazzini avrebbero raccontato al magistrato.

I due ragazzi hanno ripercorso quel terribile giorno quando all'ora di pranzo sono tornati da scuola e non avendo risposta da dentro la casa si sono intrattenuti a giocare nel vicino piazzale. Fino alle 19 quando un'amica di famiglia li ha raggiunti e insieme hanno deciso di entrare sfondando la porta e trovando la mamma morta. Ora si attendono i risultati dei rilievi dei carabinieri effettuati la sera dell'omicidio oltre alle analisi sui sei coltelli (l'arma del delitto non è ancora stata trovata) e sui tre pc sequestrati.

Poveda tra qualche giorno sarà dimesso dall'ospedale San Martino e sarà tradotto in carcere a Marassi.