cronaca

1 minuto e 40 secondi di lettura
Proprio come in un film di fantascienza, la paura viene dal cielo. Il satellite Goce, nonostante le rassicurazioni degli astronomi,  provoca allarme anche in Liguria: tra le 19.44 e le 20.24, c'è la possibilità pur remota che uno o più parti possano cadere in Italia interessando parzialmente i territori di Valle d'Aosta, Piemonte e Sardegna, oltre alla nostra regione.  E dalle 7.48 alle 8.28 di domani, lunedì 11 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia)".

Anche se non si sa ancora bene in quale punto preciso della Terra potrà cadere, l'Italia non è esclusa dalla sua traiettoria. La Protezione civile fornisce istruzioni: "E' poco probabile che causino il crollo delle strutture, quindi è preferibile stare in luoghi chiusi".
 
L'Agenzia Spaziale Italiana ha fornito un aggiornamento temporale sul possibile momento dell'impatto. E' escluso che i frammenti di Goce possano cadere sul nostro Paese nella mattinata di oggi. "Mentre non è ancora possibile escludere - prosegue la Protezione civile che lancia l'allarme - nelle altre due finestre temporali già indicate". Il satellite Goce, lungo 5,3 metri e pesante una tonnellata, è stato lanciato dell'Agenzia spaziale europea il 17 marzo 2009 con l'obiettivo di produrre una mappa gravitazionale, precisa e ad alta risoluzione, del geoide terrestre. Ha finito la sua missione scientifica tre settimane fa, quando - terminato il carburante - si è spento il motore che lo teneva ad altezza costante. Da allora ha iniziato la sua discesa.

La stessa Agenzia assicura che Goce non contiene materiale pericoloso e informa che vi potrà essere una dispersione di circa 43 frammenti, su un'area della lunghezza massima stimata di 900 chilometri (per l'assenza di esplosioni non vi sarà una forte dispersione dei frammenti rispetto alla direzione di volo, che cadranno quindi "verticalmente") per un peso complessivo degli stessi pari a 270,2 chilogrammi. La caduta di tali frammenti durerà all'incirca 17 minuti. La possibilità di rischio di danni a persone è di poco inferiore a 1/5000.