Oltre 1200 presenze in sala e diecimila contatti in diretta sulla web tv del teatro. La prima del Rigoletto segna uno spartiacque per il futuro del Carlo Felice. Dagli Stati Uniti al Sud America, dal Nord Europa alle Filippine devastate dal tifone, nove telecamere in sala coordinate da Walter Ivaldi hanno portato fuori dalle mura del teatro genovese le emozioni del capolavoro di Giuseppe Verdi. Seguito in 40 paesi e almeno 800 città nel mondo, Rigoletto e l’intero cast hanno raccolto 10 minuti di ovazione finale in sala. A cui si aggiungono più di 500 mail di complimenti in tempo reale. Contatti record dalla Georgia del contralto Nino Surguladze nei panni di Maddalena. Autentica stella in patria con 25mila “amici” su Facebook con un post ha spalancato le porte del teatro ai suoi connazionali.
Proviamo a immaginare una platea con oltre diecimila posti a sedere con un pubblico che arriva da tutto il mondo. In pratica, quello che è accaduto ieri. La tecnologia concede delle opportunità straordinarie, se colte in tempo e con gli strumenti necessari. Il management dell’ente lirico genovese nel 2010 ha scommesso sulla web tv interna al teatro per trasmettere in diretta le produzioni che si alternano sul palco. Iniziativa bersagliata (e massacrata) dai melomani duri-e-puri come da molta gente comune. La crescita costante dei contatti oggi sconfessa i detrattori della prima ora e gli scettici di professione.
La sfida del (raggiante) sovrintendente Pacor e dei suoi collaboratori passa allo step successivo: come far fruttare questo capitale. Se la musica classica rappresenta un patrimonio culturale su cui scommettere allora bisogna capire come associare l’interesse a un ritorno economico. Sponsor, pay-per-view, abbonamenti sul web, pubblicità durante le trasmissioni: le opportunità di marketing sono molteplici. Ora bisogna costruire quelle professionalità adeguate per sviluppare un Teatro Carlo Felice capace di guadagnare soldi e proseliti in tutto il mondo.
Dalla scenografia da ‘spending review’ con arredi, strutture e accessori di precedenti spettacoli al cast di prima qualità, il Rigoletto diretto dal maestro Fabio Luisi ha emozionato il pubblico in sala e quello collegato sul web. Le buone idee e la bravura dei protagonisti segnano un punto per l’ente lirico genovese. Insieme alla capacità di sfruttare la notorietà dei personaggi che si alternano sul palco anche attraverso i social network. Al management ora il compito di capitalizzare ogni singolo contatto per il futuro dell’ente e delle sue maestranze.
cultura
Una platea da 10mila spettatori per il Rigoletto al Carlo Felice
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