cronaca

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Si è spento questa mattina a Genova, l'avvocato Raimondo Ricci, ex senatore del Pci ed ex presidente nazionale dell'Associazione partigiani d'Italia. Aveva 93 anni ed era da tempo malato.

Nel settembre del 1943 scelse di fare il partigiano: venne arrestato dopo pochi mesi e dopo essere stato recluso in vari carceri liguri venne deportato a Mauthausen, da dove venne poi liberato il 5 maggio del 1945; aveva 24 anni.

Da avvocato, difese i sindacalisti e i militanti comunisti. Presidente provinciale dell'Anpi nel 1969, è stato parlamentare per tre legislature dal 1976 ed ha fatto parte della Commissione d'inchiesta sulla P2. E' stato anche membro del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti e presidente dell'Istituto ligure per la storia della Resistenza. Nel giugno del 2002 è stato testimone ad Amburgo contro Friedrich Engel, comandante della polizia tedesca a Genova e responsabile delle stragi naziste in Liguria. Nel 2009, a 88 anni, era stato eletto presidente nazionale dell'Anpi.

La camera ardente sarà allestita presso la Provincia di Genova e rimarrà aperta dalle ore 9 alle ore 12: l'orazione funebre sarà tenuta da Giacomo Ronzitti, presidente dell'Istituto Ligure della Resistenza e della Storia Contemporanea. 

Alla commozione per la morte di Raimondo Ricci si aggiunge anche il commento del Sindaco di Genova Marco Doria: "La mia generazione, nata dopo la guerra, ha avuto grandi maestri di democrazia e di libertà. Abbiamo imparato il valore dell’antifascismo e della Resistenza da testimoni di eccezionale forza morale. Abbiamo compreso il significato profondo della Costituzione italiana da padri costituenti o da interpreti appassionati. Di tutto questo Raimondo Ricci è stato esempio. Antifascista nella clandestinità, deportato a Mauthausen, dirigente dell’Anpi, parlamentare del Pci, avvocato insigne, difensore delle istituzioni democratiche contro l’eversione, le trame occulte e il terrorismo, ha espresso un senso alto della politica e ha lavorato nei decenni successivi alla Liberazione per costruire un rapporto nuovo, secondo i principi della Costituzione, tra le istituzioni democratiche e gli apparati dello Stato".

“Sono addolorato per la scomparsa di Raimondo Ricci, grande personalità dell’antifascismo, della Resistenza, della sinistra e della democrazia italiana”. E’ quanto afferma Massimo D’Alema, che prosegue: “ricordo i lunghissimi anni di amicizia con la mia famiglia, con mio padre. Ho l’onore di averlo avuto non solo come interlocutore prezioso, ma anche come valido avvocato negli anni delle mie intemperanze giovanili e delle lotte studentesche”