Cronaca

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E' rimbalzata anche in Liguria la notizia, annunciata da Marco Pannella, della morte di Piergiorgio Welby che si è spento nella notte. Pannella ne ha dato notizia stamattina alle 7.30 in diretta su Radio Radicale. "Questa notte, esattamente 10 mesi dopo Luca Coscioni," - ha detto il leader Radicale - dopo una tortura indicibile Welby ha raggiunto quello che ha desiderato e per cui ha lottato". Da mesi Welby chiedeva che venisse staccata la spina dal respiratore che lo teneva in vita e questa richiesta aveva scatenato il dibattito politico sull’eutanasia e sul testamento biologico. Nei giorni scorsi persino il Vaticano era intervenuto sull’argomento. Il ministro della Salute, Javier Lozano Barragan, aveva detto: "Se i medici dimostreranno che si tratta di accanimento terapeutico perché tenerlo in vita significa solo prolungare la sua agonia, allora si potrebbero staccare le macchine". Proprio ieri però il Consiglio superiore della Sanità aveva detto che nel caso di Welby non c’era accanimento terapeutico perché di accanimento si può parlare “in quei casi in cui un paziente è sottoposto a trattamenti sanitari in eccesso rispetto ai risultati ottenibili e non in grado, comunque, di assicurare al paziente una più elevata qualità della vita residua in situazioni in cui la morte sia imminente e inevitabile". Sulla situazione di Welby molto forte era stato il coinvolgimento emotivo, ma non solo, di tantissime persone: anche Genova aveva partecipato sabato scorso ad una veglia organizzata a livello nazionale per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica sul suo caso.