cronaca

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 Domani, giovedì 12 dicembre, la Capitaneria di Porto di Genova darà vita ad un'esercitazione complessa di emergenza in mare, con il coinvolgimento di mezzi navali, aerei, subacquei, unità navali antinquinamento e antincendio e l'attivazione di una "sala di crisi" presso la sede della Capitaneria, dove si sta allestendo la nuova sala operativa dopo il crollo della torre piloti in Molo Giano.

L'esercitazione sarà utile per testare, con il massimo grado di realismo possibile, l'organizzazione, il coordinamento e la prontezza nella risposta ad un'emergenza che, si ipotizza, vada ad interessare sia il salvataggio di vite umane in mare, che il pericolo di inquinamento da idrocarburi, in modo da verificare l'efficienza delle procedure, la tempestività degli interventi e il livello di addestramento del personale.

L'addestramento coinvolgerà l'intero sistema di emergenza cittadino. Sarà, possibile vedere, per le strade e il cielo di Genova, elicotteri e mezzi atti per rispondere all'allarme.

Ad un orario non definito di domani, infatti, il comandante della nave Costa Voyager, in viaggio verso Genova e con 350 passeggeri a bordo, simulerà un incendio nel locale della "bunker station" - i serbatoi della nave - e lancerà il "may day". Solo a questo punto la Capitaneria di Porto darà il via alla procedura di bonifica del Voyager, al salvataggio degli occupanti, al recupero di un disperso in mare e al trasporto in ospedale degli 8 feriti, di cui un grave ustionato immediatamente trasferito al Villa Scassi di Genova.