
L'arma sarà sottoposta a esami balistici mentre i suoi due amici, Claudio Tognini e Alessio Scardino, indagati per la morte dell'amico, saranno sottoposti all'esame del guanto di paraffina.
Gli inquirenti, al di là della confessione fornita domenica in questura, vogliono capire chi dei due ha effettivamente sparato il colpo mortale.
La Polizia ha accertato che il corpo è stato trascinato dal pavimento della cucina all'esterno dell'abitazione e da qui trasportato nell'abitazione di Tognini. Come ricostruito dagli agenti, i due hanno anche tentato di bruciare un giaccone di tessuto sporco di sangue, i cui resti sono stati trovati in un braciere nel giardino della villetta.
Un gesto avvenuto nei momenti concitatati successivi alla morte di Macciò.
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