cronaca

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Il pericolo valanghe è "forte" dovunque in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, in Veneto e in Trentino Alto Adige, oltre che in gran parte della Val d'Aosta e in Lombardia, soprattutto nelle zone interessate dai maggiori apporti di neve fresca. Lo afferma il Corpo forestale dello Stato che sconsiglia le escursioni e dice no ai fuoripista. In Trentino Alto Adige nelle aree dove il pericolo non è "forte", risulta comunque "marcato", con il rischio di valanghe spontanee di media grandezza. In Val d'Aosta il pericolo valanghe sarà "marcato" sul Gran Paradiso, dove il distacco è possibile già con debole sovraccarico.

In Lombardia, eccetto alcune zone critiche, il grado di pericolo è "marcato" per possibili distacchi di valanghe spontanee o provocate con un debole sovraccarico. Secondo il Corpo forestale, "per prevenire tragedie della montagna analoghe a quelle che si sono verificate anche nelle ultime ore è opportuno che gli appassionati dell'alta quota si tengano costantemente aggiornati sulla situazione delle nevicate in atto".

"Serve una maggiore sensibilizzazione di chi vive la montagna, che viene affrontata con troppa superficialitá. Le uscite vanno organizzate e non improvvisate", sottolinea Vincenzo Romeo, Responsabile del Servizio Meteomont del Corpo forestale dello Stato. "Gli sciatori, soprattutto in questo periodo, nonostante le belle giornate, devono prestare la massima attenzione. Infatti il manto nevoso risulta particolarmente instabile a causa della stretta alternanza tra perturbazioni e schiarite".

Per le condizioni di instabilità del manto nevoso è necessario, dunque, avere una buona capacità di valutazione del pericolo locale su ogni singolo pendio al di fuori delle piste battute e segnalate. La Forestale consiglia, quindi, prima di avventurarsi in montagna, di verificare quotidianamente il bollettino Meteomont. In particolare dove il livello di pericolo è tra i Gradi 4 e 5 (ovvero tra "molto forte" e "forte") si consiglia di evitare escursioni e in particolare i fuori pista.