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"Mentre la politica continua a discettare di improbabili risparmi dalla riforma delle Province, i bilanci di questi enti per il 2014, sommando 1,2 miliardi di taglio e 1,780 miliardi di patto di stabilità saranno ridotti per quasi 3 miliardi. Qui non c'è nessun intento riformatore: si stanno chiudendo servizi essenziali e si stanno privando i cittadini di diritti inalienabili, dal diritto a vivere in scuole sicure a quello di avere strade agibili".


Lo dichiara il presidente dell'Upi, Antonio Saitta, evidenziando che "le tanto vituperate Province grazie alle scelte responsabili degli amministratori eletti, nel 2013 hanno ridotto la loro spesa corrente del 10%".