E' stata davvero una "superluna", l'ultima piena, sorta in cielo nel pomeriggio di venerdì 15 novembre. Il plenilunio è stato alle 22.30, e il nostro occhio grazie al cielo terso ha potuto ammirarla in tutto il suo enorme splendore in cielo, salire alta e grande tra il mare e le colline, illuminarsi e illuminare il mare e l'entroterra liguri. Gli scatti raccolti dai nostri telespettatori, e giunti dall'Osservatorio Astronomico del Righi di Genova, la mostrano in tutta la sua magnificenza.
L'ultima superluna dell'anno
E' stata ancor più speciale, perché era l'ultima superluna dell'anno: queste lune più grandi le vediamo solitamente da agosto in poi, e le rivedremo poi non prima del prossimo anno: la prossima sarà infatti quella di ottobre 2025. Ma perché si chiama superluna? Perché il nostro occhio la vede lievemente più grande. La luna è piena dopo il suo passaggio al perigeo (la minima distanza dalla Terra che corrisponde a 360mila chilometri da noi) e proprio per questo motivo il nostro satellite naturale ci apparirà più vicino, più grande e più luminoso del solito. Uno spettacolo che si accompagna, nel cielo novembrino, a quello di Giove e Saturno ben visibili in cielo.
Il nome degli indiani d'America
Non è solo "super" questa luna piena ma, come ogni plenilunio, ha un suo nome speciale. Viene chiamata la luna del castoro dalla tradizione degli indiani d'America: novembre è il momento della caccia ai castori e in cui storicamente gli indiani mettevano le trappole per catturarli e farne pellicce. Ma è chiamata anche la luna del freddo o del gelo, per l'arrivo del periodo più rigido dell'anno, che viene anche letta nel suo significato di periodo introspettivo in cui ci si rinnova e rigenera.
L'immagine di questo articolo del sorgere della superluna è a cura dell'Osservatorio Astronomico Righi (Andrea Balestrero)
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