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Il trasferimento della gestione dell'edilizia scolastica dalle Province ai Comuni e alle loro Unioni farà aumentare la spesa pubblica di 600 milioni l'anno. Lo ha riferito il presidente dell'Unione delle Province d'Italia, Antonio Saitta, nel corso di un'audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Inoltre, ha aggiunto l'amministratore piemontese, "spostare dalle Province la gestione degli edifici delle scuole superiori agli oltre 1300 Comuni sedi di istituti superiori o alle Unioni di Comuni, diminuirà la capacità di razionalizzare la rete scolastica e di conseguire economie di scala, moltiplicando anche - ha aggiunto il leader delle Province - i centri di spesa e le centrali di committenza, facendo così lievitare i costi di gestione corrente (utente, riscaldamento e altro) e i costi degli investimenti".